Quotidiano del Lavoro – Il Sole 24 Ore, 2 settembre 2021 – Marco Tesoro
La domanda di accertamento del diritto alla prosecuzione del rapporto di lavoro in capo al cessionario – che fallisce nelle more del giudizio – rientra nella cognizione del giudice del lavoro quando non è strumentale alle (pur contestuali) domande per differenze retributive e risarcitorie.
È questo il principio espresso dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 23528 del 27 agosto 2021.
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